Sono tante le definizioni di StartUp, quella che a noi convince di più è:
Impresa che introduce una forte innovazione di idea, di processo ed economia, in un nuovo mercato, qualunque esso sia o innovando attività tradizionali con processi innovativi.
Anche se il significato tradotto di Startup è Avviamento, in realtà nasconde qualcosa di ben più complesso, soprattutto perché dal punto di vista giuridico ogni nazione identifica una azienda come una “Startup” in modo diverso.
Una Startup deve principalmente innovare un processo, potendolo poi replicare in modo esponenziale in modo semplice e rapido. Questa caratteristica viene definita: scalabilità.
Per fare un esempio le tante StartUp nate nel mondo del delivery, sono cresciute in breve tempo, appunto grazie ai loro processi fortemente scalabili. Hanno così potuto raggiungere centinaia di migliaia di utenti o milioni di utenti in brevissimo tempo, senza adeguare in modo significativo, personale e infrastruttura.
Ma non solo “scalabilità”, il processo deve essere facilmente esportabile in ogni altro contesto. Ad esempio con piccole modifiche deve essere adattabile ad ogni altro mercato di riferimento. Ad esempio ancora una volta l’esempio delle app per il delivery. Sono state implementate e sperimentate in altri contesti, ma si sono appunto potuti facilmente replicare in ogni nazione, città, paese, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali presenti. Maggiori sono le capacità nel replicarsi del processo, tanto più la StartUp è classificabile come “innovativa”.
Sul termine innovativo, non va confuso con progresso tecnologico in senso stretto. Una StartUp introduce un processo innovativo, anche e soprattutto se introduce miglioramenti nel processo di produzione, fornitura del servizio e qualità in attività ormai consolidate.
Un esempio può essere fatto, ad esempio dal mondo della sartoria. Una attività merceologica che esiste da tempo, che una StartUp può innovare rendendo ad esempio il prodotto finale nettamente migliorato, gestito la logistica in modo più organico e rapido, riducendo nettamente i costi, introducendo semmai nuove tipologia di materiale, ad esempio indumenti realizzate con fibra delle arance o latte di bufala e così via.